Autismo e inclusione lavorativa. C’è la legge, Comincini: “Tutto è nato da una pizza speciale”

(Corriere della Sera) – Pizza e tortellini. A volte basta poco, se dentro ci sono amore, tenacia, passione. Chi si impegna per i diritti delle persone che hanno un disturbo dello spettro autistico conosce bene quelle tre parole e sa quanto siano importanti. Forse non è stata solo quella cena in Senato di quasi tre anni fa, insieme alla seconda carica della Repubblica e tanti rappresentanti delle istituzioni, ma certamente ha aiutato. Perché anche da lì è partita una iniziativa che è diventata legge e riguarda un momento fondamentale della vita di ogni persona, ma in particolare di coloro che spesso sono lasciati da parte per la loro condizione.

L’idea è stata del senatore Eugenio Comincini, promotore della proposta che è diventata legge: “Aspettiamo per la fine di maggio i decreti attuativi. Finalmente l’iter si è concluso.” Era iniziato nel 2019. Il 2 aprile di quell’anno, in occasione della Giornata Internazionale della consapevolezza sull’autismo, Comincini, che prima di essere Senatore è stato sindaco di Cernusco sul Naviglio, decise di fare un intervento in aula raccontando la storia di PizzAut, uno

straordinario locale dove la maggior parte della persone impiegate hanno una qualche forma di autismo (la sezione Food del Corriere della Sera lo ha segnalato fra le dieci migliore pizzerie di Milano e dintorni), e di un’altra simile a Modena, Tortellante, laboratorio di tortellini fatti a mano, seguendo le regole indicate appositamente da chef Massimo Bottura.

Ricorda Comincini: “La Presidente Casellati mi propose di invitarli. Nacque l’idea della cena. Fu una bellissima serata alla quale ne seguì un’altra con parlamentari e ministri.” Portò anche alla elaborazione della legge. “Ce l’abbiamo fatta. Alla fine dello scorso novembre, le Commissioni riunite Finanze e Lavoro del Senato hanno approvato l’emendamento che avevo presentato al decreto fiscale. Prevede una novità assoluta, riconoscendo importanti sgravi fiscali e contributivi per le imprese innovative che assumono, come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, lavoratori con disturbo dello spettro autistico nella misura di due terzi del personale.” In particolare: per le start-up sociali gli utili d’esercizio saranno esenti per 5 anni dall’imposta sul reddito e dall’IRAP e inoltre sarà concesso per un triennio un incentivo previdenziale nella misura del 70 per cento della retribuzione mensile lorda dei lavoratori autistici. Per questi ultimi, la retribuzione non concorrerà alla formazione del loro reddito imponibile e per il periodo di lavoro avranno diritto alla contribuzione pensionistica figurativa.

In Italia, secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico, 1 bambino su 77 di una età compresa fra i 7 e i 9 anni presenta una condizione di questo tipo, con una prevalenza maggiore nei maschi, che sono colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine. A livello internazionale, la presenza di questi disturbi è stimata essere attualmente in circa 1 su 54 tra i bambini di 8 anni negli Stati Uniti, 1 su 160 in Danimarca e in Svezia, 1 su 86 in Gran Bretagna. In età adulta, scrive il Ministero della Salute, i pochi studi effettuati a livello internazionale segnalano una prevalenza di 1 su 100. Il Festival In&Aut racconta questo e tanto altro, facendo in modo che le luci del 2 aprile non si spengano.

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